Sì sì, mica volevo dire che ai tempi il Ring fosse una passeggiata. Si trovano scritti divertenti in cui anche i musicisti invitati al primo Ring (tra questi Bruckner, Grieg, Cajkovskij, Liszt, più il non-musicista Nietzsche) a un certo punto non ne potevano veramente più, anche perché Wagner era sadico e non aveva previsto rinfreschi tra un atto e l’altro (ogni pausa durava un’ora) che non fossero birra e salsicce. Solo Rossini oserà una singola opera più lunga (più di cinque ore) ma l’hanno rappresentata – integrale – solo una volta. Diciamo solo che lo stesso Wagner oggi farebbe tutto moooolto più corto. Così come tutte le opere andarono ad accorciarsi, vedi Puccini e compagnia. Lentamente ci si avvierà a durate cinematografiche, posto che oggi due ore e passa di film tendiamo (tendiamo) a reggerle solo al cinema, mentre il format ideale per la visione casalinga sta diventando il telefilm.
Sull’analisi e sui paralleli musicali divergo un po’, ma non ho voglia di argomentare. Ricordo solo – anche se non c’entra un cazzo – che un singolo e ricorrente tema del Ring (leitmotiv) avrebbe fatto la fortuna di qualsiasi musicista. Beh, nel Ring i leitmotive sono 74.
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Di: Filippo Facci
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